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Torino, 2050. Hamid Boumediem chiude gli occhi su una dura giornata di lavoro. Il mondo è in fermento. La fine dell'euro, la crisi dell'auto e le guerre civili, scoppiate dopo la crisi economica del 2045, hanno lasciato un segno indelebile nelle popolazioni del Vecchio Continente. Gli strascichi dovuti alla Guerra Santa, vinta da iraniani e sauditi contro l'esercito cristiano, congiuntamente alla caduta delle barriere di separazione israeliane, hanno trasformato il pianeta in una polveriera. L'Italia ha accelerato il processo di riconversione industriale incentivando l'industria bellica e agricola. Le istituzioni sono allo sbando e il Parlamento, guidato da un uomo saudita privo di strumenti democratici e poteri decisionali, rischia lo scioglimento da un momento all'altro. La Chiesa romana, abbattuta da scandali di ogni genere e dalla scomparsa del papa, morto suicida tre giorni dopo la nomina, è ormai alla fine. Russia e Stati Uniti hanno chiuso le frontiere e ripreso la corsa allo spazio, provocando la reazione degli abitanti di Marte e di un pianeta alle porte del sole, chiamato Scacchiera Lunare. Cina e Corea hanno blindato i confini ponendo fine al libero scambio.