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Da quando Gregor Samsa si svegliò nelle forme di scarafaggio è passato molto tempo. La sua famiglia ha infine fronteggiato la realtà inconfessabile della sua scomparsa. Le forze che dominano la vita costringono gli uomini ad andare avanti comunque, accantonando sofferenze e ambiguità. Grete, la sorella di Gregor, ha sposato un probo commerciante di Praga. Con lui ha costruito degli ordinari progetti, e si dedica a normali incombenze domestiche. La vecchia casa dei Samsa è stata lasciata, e ciò che vi accadde è sfumato nella nebbia di un dubbio indistinto. Quello che Grete ancora ricorda, mai confessato neppure al marito, veramente può essere accaduto? Ma attraverso piccoli dettagli, l'inquietudine dell'assurdo continua giorno dopo giorno a strisciare negli animi di chi a quella famosa metamorfosi ha assistito e che con essa è costretto a tornare a confrontarsi. Tenace e sfuggente come un parassita, una angustia inesplicabile si scava la strada nella psiche di Grete, e sembra irridere i mezzi razionali a cui la donna si aggrappa. Finché in lei non erompe un ossessivo crescendo, che è insieme lucido e visionario, allucinante e concreto, fragoroso e intimo. Il pensiero rincorre se stesso, tenendosi sempre sotto scacco, rimbombando tra quanto può dare per accettabile e quanto invece ha esperito. Più di un omaggio a un maestro della letteratura: un gioiello affilatissimo, dalla scrittura raffinata e dalla costruzione eccellente, che ci regala un brivido quando, leggendo, siamo certi di sentire in un angolo, che forse è anche dentro di noi, il rumore frenetico di zampette sottili.