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Dopo aver organizzato una potente armata di duecentomila uomini, i turchi avanzano nel cuore dell'Europa con l'intento di conquistare prima la capitale del Sacro Romano Impero e subito dopo la Città Eterna. Anche se Papa Innocenzo XI mette a disposizione ingenti quantità di denaro per contrastare l'avanzata ottomana nel cuore della Cristianità, solo l'instancabile opera del frate cappuccino Marco d'Aviano permette di creare una complessa e difficile alleanza militare tra i sovrani e i principi cattolici - nonostante l'atteggiamento ostile di Luigi XIV - e di scongiurare il pericolo di una conquista turca dell'intero continente. Durante l'assedio i turchi commettono violenze inaudite, dalla cattura di bambini e uomini da inviare come schiavi a Costantinopoli sino alle violenze sulle donne che dovranno successivamente entrare a far parte dell'harem personale del Gran Sultano. Soltanto gli Ussari Alati, una potente unità polacca di cavalleria pesante, riuscirà a rompere l'assedio di Vienna e a mettere in fuga l'esercito turco dopo una drammatica battaglia finale e nonostante la forte inferiorità numerica.