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L'orfanotrofio Maria Cristina di Savoia appartiene a una ristretta cerchia di edifici fondamentali per ricostruire la storia architettonica (e non solo) della città di Foggia. Nato nel 1832 con un decreto di Ferdinando II di Borbone, l'edificio è stato demolito per volontà del Regime nel 1936: ha attraversato oltre un secolo di storia della Capitanata. Eppure, a giudicare dalla scarsità di testimonianze e documenti, si è preferito nascondere nelle pieghe della Storia la memoria di un istituto in cui i trovatelli (gli spostati, come venivano definiti nelle inchieste dell'epoca) vivevano nell'incuria, abbandonati a se stessi e al loro amaro destino. Stefano De Vito, già autore di saggi di storia locale, ricostruisce attraverso uno scrupoloso lavoro di ricerca le travagliate vicende dell'orfanotrofio, liberandolo finalmente dall'oblio a cui sembrava essere stato irrimediabilmente condannato.