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L'immagine della copertina è tratta da due dipinti distinti della Cappella Sistina e qui assemblati per rivelarci che si tratta dello stesso soggetto ritratto in momenti diversi. Tutti riconoscono nel primo personaggio l'immagine di Adamo; pochi invece sanno che il secondo viene erroneamente ritenuto la raffigurazione di Minosse. Ma i segni distintivi di questo misterioso personaggio ci riconducono ancora ad Adamo, ad un Adamo che già si è ribellato a Dio e ha sperimentato le conseguenze del suo peccato. Infatti, dalle orecchie lanceolate che sporgono verticalmente dal suo capo, caratteristica specifica di suo figlio illegittimo Caino, e dal serpente che si avvinghia al suo corpo e gli morde i testicoli, metafora abbastanza chiara di Eva, la cosiddetta seconda moglie di Adamo, femmina preumana che la tradizione orale ebraica chiama Lilith e che con Adamo 'ha generato mostri e diavoli' fra cui Caino, capiamo che Michelangelo era già al corrente del contenuto del peccato originale, tema che abbiamo appreso solo grazie alla rivelazione ricevuta da don Guido Bortoluzzi nel 1972 e riportata diffusamente nella sua opera "Genesi biblica". Dunque, il peccato originale è un peccato di inquinamento genetico della discendenza perfetta dei Figli di Dio che ha innescato malformazioni e malattie..