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Gino Bueghin allarga i propri orizzonti. Dopo il successo ottenuto con le prime indagini si ritrova a spaziare fuori dalla sua Vicenza e ad uscire anche dai confini nazionali. Scopriamo un Bueghin carico di autostima, che si sposta per andare in pellegrinaggio nei luoghi dove hanno operato i suoi idoli dell'investigazione, Maigret e Poirot. Si muove poi verso la Croazia, Venezia, Enna di Torrebelvicino, fino a tornare verso casa per fare i conti con la miriade di luoghi comuni che popolano i discorsi delle persone. Durante questi viaggi affronta casi ai confini talora col soprannaturale e che lo costringono a mettere in campo un'overdose di fantasia per venirne a capo. Conservando il consueto humor anglosassone e, attingendo a quanto di meglio trova nei magazzini dalla propria esperienza, riesce a cavarsela e portare a casa, metaforicamente, la pelle.