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"Le Centurie" è il primo dei quattro volumi della serie "Nostradamus. Lo storiografo del futuro", al quale seguirà "Le Profezie", e la versione "Unicum" che unisce ambedue, con "Nostradamus e l'Italia" di prossima pubblicazione, per un totale di oltre 2000 pagine di storia, poesia e profezia. Si tratta di uno studio innovativo, perché è la prima volta in 500 anni che Nostradamus viene tradotto in poesia, nel rispetto della metrica endecasillaba originale delle quartine in rima alternata, ma anche per l'analisi storica, astrologica, linguistica, etimologica e filosofica dello studioso Raffaele Sias, alla quale si è aggiunta la verifica attenta dei potenti mezzi d'indagine contemporanei unita allo sguardo del letterato, che ha "personalizzato" l'insieme, rendendo questo lavoro "inimitabile". Nel suo complesso, è un'opera di Storia, attenta, pragmatica e realistica, prima che di profezia, "con i piedi per terra", quella vera, determinante, non quella che ci insegnano a scuola, ma che, pure nella visione profetica, restituisce al poeta quello che è del poeta, come spiega Cristiano Sias nella sua premessa, con una trasposizione nuova e controcorrente, che riconosce a Nostradamus l'onore del grande uomo di lettere, in una maniera però che, con gli occhi della Poesia, prima ancora della stessa lettera, "tutto appaia più semplice nel senso". E pure la Storia apprezza.