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Ci sono lati di sé stessi sui quali è meglio non soffermarsi e vengono nascosti involontariamente sia a sé stessi che al mondo, almeno questo è ciò che accade al bizzarro protagonista del romanzo, protagonista senza forma ben definita e senza nome; unico elemento distintivo, infatti, è il cappotto nel quale ogni giorno si nasconde e ci nasconde sotto tutti i differenti stati d'animo che ogni giorno gli fanno da sottoveste. Si potrebbe specificare che il romanzo sia un costante flusso di un pensiero incostante, poiché il protagonista ad ogni evento proposto dal destino cambia anche i suoi perché, le sue risposte e soprattutto cambia anche i suoi sogni. È un passo tremolante ed indeciso tra l'incedere e il retrocedere in una costante di immobilità perpetua, che lo induce a riflettere su molti eventi della vita in visuali totalmente differenti. Citazione rilevante del romanzo "Ognuno ha un piccolo segreto da nascondere al mondo, molti lo chiamano sogno, altri desiderio, altri ancora volontà; molti lo narrano ai venti ed alle acque senza pudore, lo sussurrano alle orecchie di ogni passante, si dice che ogni volta che i sogni vengono narrati diventano sempre più reali." Peccato che il protagonista senza nome non li narri a nessuno. Nell'opera sono celati molti simboli e dogmi di varie religioni, nonché alcuni simboli rilevati negli studi di psicologia infantile, sono anche citati in chiave leggera e scorrevole alcune teorie di Cartesio, Einstein e Newton.