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"Nello scrivere di Veltri emerge soprattutto la premura del comunicatore, ovvero colui che non dice e basta ma che informa, interpreta, ridefinisce e promuove una conoscenza nuova rispetto al passato, una conoscenza imperniata su una storia personale di impegno civile e politico, con una voce critica verso le dinamiche sociali di questa regione. La persona diventa scrittore contestualizzato e reso vivo attraverso la narrazione di sé e al flusso spontaneo dei ricordi, ma è nello stile di scrittura volutamente diaristico e non colto che troviamo lo strumento dialogante più significativo, perché è in questo scrivere per tutti che possiamo ritrovare le tracce di un pensiero autenticamente democratico e liberale. Un ricordare e raccontare al servizio della comunità, che si adopera per la comunità e per aprire a tutti le porte di un ragionare più libero e dialogante. Con questo tipo di scrittura si può dire che Veltri ha ottenuto il suo scopo: superare nel racconto lo scorrere del tempo, trasformando la successione degli eventi in un luogo simultaneo e concreto entro il quale ritroviamo la freschezza delle parole, l'immediatezza delle emozioni..."