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È stato molto difficile, nel 2007, per i lavoratori eoliani (i quali svolgevano la loro attività lavorativa nelle zone delle montagne pomicifere, situate a settentrione dell'isola di Lipari), subire la chiusura delle cave di pomice che, per lungo tempo, avevano garantito la stabilità economica di numerosi nuclei famigliari isolani. In questa pubblicazione lo scrittore liparese Italo Toni pone in evidenza la problematica che è scaturita, a Lipari, dopo la drastica decisione. Come si poteva trovare un equilibrio tra la tutela e la salvaguardia del paesaggio eoliano, proposte dell'Unesco, per consentire l'inserimento delle isole Eolie nella lista del "Patrimonio dell'Umanità", e la perdita del posto di lavoro di decine di persone che provvedevano al sostentamento delle proprie famiglie? Nella parte introduttiva del libro, l'autore descrive, in modo semplice e lineare, aspetti della vita che si svolgevano un tempo, nell'arcipelago eoliano; invece nella seconda parte, analizza le caratteristiche della pietra pomice esportata in tutto il mondoe i molteplici utilizzi della medesima specie nel settore edilizio e i quello cosmetico.