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Liborio Rinaldi, ingegnere, appassionato di storia, ama sviscerare i retroscena delle vicende che narra con approfondimenti derivanti da pazienti ricerche d'archivio. Della sua numerosa produzione letteraria, questo è il terzo libro storico, che segue "Ci caricammo di pedocchi", il diario del caporale Cesare Rossi di Suna scritto durante la seconda guerra d'indipendenza del 1859 e "Datemi il sole", vita e opere del pittore Giuseppe Rinaldi. In "Stai attento, che qui si muore!" si raccontano, quasi come in un romanzo, ma con una documentazione rigorosa, le vicende che fecero da contorno alla seconda battaglia dell'Isonzo. "La partenza per la guerra non era altro che una delle tante 'partenze per il destino' contro il quale era inutile ribellarsi, contadino e soldato sconosciuto, uno dei tanti"