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La storia del rastrellamento di Via Nazionale del primo febbraio 1944, la storia di una deportazione, una storia di guerra, di bombardamenti, di morti, di atti di eroismo e di codardia, di rappresaglie, di odio, di speranza. Una storia che diventa il pretesto per raccontare tante storie di quegli anni: la storia di Angelina di Anzio, del Gobbo del Quarticciolo, dei Goumiers marocchini e del loro diritto di preda, gli scontri di San Lorenzo durante la marcia su Roma, l'occupazione di Roma dopo l'8 settembre, le radio della resistenza e della propaganda, il misterioso Morbo K, le azioni partigiane, le stragi naziste delle Fosse Ardeatine, di Sant'Anna di Stazzema e di Marzabotto, il primo maggio 1945 a Roma, le vendette contro i fascisti, la liberazione di Roma, l'appello di Ferruccio Parri alla concordia degli Italiani, la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki nell'estate del '45. Le storie che i nonni di oggi hanno ascoltato da bambini, le storie che i nonni di oggi hanno smesso di raccontare. Quelle storie, oggi, sono "la storia". Le storie di una generazione che ha saputo ricostruire un paese distrutto dalla guerra e dall'odio.