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"La notte in cui si affacciò alla mente di Greta l'opportunità di dare una svolta definitiva alla vita che da tempo le scivolava addosso, il mare era battuto da un vento di tramontana gelido e sferzante, lo ricordava ancora nitidamente. Aveva deciso. Sarebbe scappata." Inizia così "La lunga ombra di un sogno": vite che si intrecciano, orgoglio, storie che si ripetono ed emozioni, passioni... destini. Greta è una ragazza che decide di prendere in mano la sua vita, ma che poi si accorge di non aver mai abbandonato le sue radici, che capisce che una ferita per ritenersi veramente cicatrizzata deve essere dolorosamente ripulita fino ad arrivare al cuore del problema. Non c'è chiarimento senza calare prima agli inferi e risalire a vedere il cielo. Certo, nulla sarà più come prima, ma se si vuole vivere e non esistere questo è il percorso. Un libro romantico ma non troppo, che cela innumerevoli spunti ed apre molteplici interpretazioni, ma è soprattutto un'analisi dell'uomo, inteso come essere vivente, in balia di una vita imprevedibile.