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Curiosità per la conoscenza, l'amore per la nostra storia, per le nostre tradizioni, la correttezza nel formulare discorsi e nello scrivere, sono tutte cose che innalzano il livello degli individui e dei popoli. Viviamo un'epoca nella quale i social consentono a chiunque di esternare, a volte con violenza, le proprie idee e di pretendere che esse vengano accettate da tutti, pena l'avvio di uno pseudo-dialogo intriso di volgarità e di calunnie. In tempi in cui "uno vale uno", è assolutamente necessario lottare per la sopravvivenza di un minimo di cultura e di amore per le espressioni artistiche migliori. Uno non vale uno e se questo dovesse accadere sarebbe l'inizio della fine; oggi la cultura viene spesso confusa con l'arroganza, il bell'eloquio viene spesso considerato un atteggiamento elitario, l'espressione figurativa più accettata e seguita è il tatuaggio, il linguaggio elegante non viene apprezzato, chi lo usa viene considerato "vintage" e lo stile letterario più praticato è quello degli sms. Questo libro è, come il precedente, una raccolta di schede di commento di opere d'arte varie, non legate da alcun filo logico, un modesto contributo alla forse inutile lotta in difesa della cultura.