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Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico de Guzmán, nato e vissuto nel Medioevo, che rimane un modello sempre valido anche ai nostri giorni offrendoci preziosi insegnamenti. Agli inizi del secolo XIII il castigliano Domenico de Guzmán, sacerdote canonico regolare della Cattedrale di Osma, nell'accompagnare il vescovo Diego in una missione in Danimarca per conto del re Alfonso III, nell'attraversare il meridione della Francia, conosce la realtà dell'eresia catara. Questa esperienza gli fece capire la necessità che fosse necessario un nuovo tipo di predicatore. Per affrontare gli eretici era necessario un nuovo metodo di evangelizzazione basato oltre che sulla parola annunciata anche su una pratica di vita che rispecchiava quella degli apostoli. Domenico cerca di convertire gli eretici con la predicazione e con l'esempio di una vita cristiana umile e povera, che risultò essere l'argomento più convincente per riportare quei fratelli alla Chiesa cattolica. Da questa idea nascerà un ordine, quello dei Frati Predicatori che venne riconosciuto valido da papa Onorio III, che ha come fondamento lo studio, la pratica dei precetti evangelici vissuti nella povertà volontaria, con il fine della predicazione per la salvezza delle anime. Un modello di vita attuale e valido ancora oggi dopo 800 anni dalla morte di san Domenico.