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Deve essere stato lo sbruffare di narici a svegliarmi dal torpore. Eravate tanti. Cavalli grandi e, altri, un po' più piccoli. Madri con il manto lucente e puledri incollati al fianco impettiti o a succhiare avidi dalle mammelle. Oggi so che sei stato tu a chiamarmi. Anche se apparivi, come gli altri, incurante di me. Non mi hai lasciata mai. Fin dal primo istante. L'ho capito, malgrado me. Per quei tuoi occhi che hanno accompagnato ogni mio passo e per quel tuo nitrire preoccupato quando sono inciampata: era da tanto che mi aspettavi. Sta sorgendo l'alba quando una donna, in crisi con la propria esistenza, incontra un branco di cavalli liberi. Richiamata dalla maestosità del capobranco e affidandosi a lui, inizia con loro un viaggio che la conduce a riconsiderare la propria vita. Dalla Radura del Senso Smarrito - e attraverso paesaggi esistenziali simbolici, ora impervi, ora incantati - e fino alla Spiaggia della Felicità, capirà, grazie alla guida coraggiosa e amorevole del suo compagno equino, che ogni passo, compiuto o da compiersi, non è altro che un unico cammino dentro la Bellezza assoluta del vivere, tra luce e (inevitabile) oscurità.