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Chi di noi non ha mai sentito parlare di Dracula e dei vampiri? Questi nomi sono talmente popolari da diventare patrimonio culturale comune. Da trecento anni, infatti, almeno una volta al secolo il mondo è completamente preda di una moda vampirica: nella prima metà del Settecento fu il tempo della cosiddetta "peste vampirica", verso la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento il romanzo Dracula di Bram Stoker ne risvegliò l'interesse. I libri già scritti al riguardo seguono pressappoco uno stesso copione con ben poche varianti. Nonostante se ne faccia inizialmente accenno, il senso di questo libro, come già ampiamente sondato da altri autori, non è quello di soffermarsi sul celebre romanzo di Stoker e neppure di addentrarsi nella filmografia dell'horror. Si cercherà invece di comprendere l'origine della storia tra le pieghe degli antichi miti, soprattutto quelli che provengono dalla Romania e dai Balcani perché è da lì che si è consolidata l'immagine del vampiro che tutti noi abbiamo in mente. Per entrare meglio nell'argomento abbiamo iniziato la ricerca con la lettura di vecchi testi romeni di etnografia e mitologia, per poi recarci direttamente in Transilvania tra i villaggi e le persone alla ricerca di indizi sulle tracce di Dracula. È dunque tutto un viaggio all'indietro per capire da dove sia nato l'aspetto e le caratteristiche del vampiro che ci è noto, sia di conoscerlo nel luogo da cui origina.