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"La storia narrata nel romanzo è credibile ma non probabile. Scomodando la figura di un grande viaggiatore, che la retorica italiana che ci ha sempre disegnato come quella di un avventuriero che riesce a convincere i reali di Spagna a finanziargli un folle sogno, sottopongo al lettore la provocatoria metafora del lievito, quale terzo esterno in grado di vivacizzare eo rivitalizzare il quotidiano; Cristoforo Colombo, che si firmava XTO FERENS, in un ipotetico soggiorno in Garfagnana tra i primi due viaggi la usa per respingere le facili critiche di contaminare l'etnia europea con i tipi indiani. Risulterà curiosa a qualcuno la biografia dell'Ammiraglio quale figlio presunto di papa Innocenzo VIII, ma questo risulta dalla tesi, ampiamente documentata, sostenuta da Ruggero Marino; non è questa la sede per discuterla. Tra dialoghi verosimili, incontri improbabili e borghi credibili, i riferimenti storici sono veri".