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Come mai oggi in Italia chiunque, senza nessuna qualifica particolare, può vendere contratti di energia, gas e telefonia? In fin dei conti queste spese sono soldi che ogni mese siamo costretti a pagare per vivere e lavorare. E allora perché non avere la garanzia che chi ci sta erogando una consulenza sia una figura professionale certificata, competente e responsabile? Questo è il quesito col quale l'autore, Federico Bevilacqua, si presentò nel 2018 davanti ad un funzionario tecnico dell'UNI, l'ente di normazione italiano, e che determinò poi la conseguente proposta di istituire una figura professionale che definì Utility Manager. Il mercato libero della telefonia e dell'energia ha creato indubbiamente grandissime opportunità imprenditoriali e tantissimi posti di lavoro ma al tempo stesso la velocità con la quale è cresciuto non ha permesso di istituire regole precise. Ciò ha lasciato spazio a pratiche commerciali poco trasparenti che hanno azzerato completamente la reputazione dell'intero ecosistema. L'idea dell'Utility Manager nasce per risollevare l'asticella della fiducia dei consumatori e per creare un punto di riferimento professionale a cui rivolgersi per esigenze legate al mondo delle utenze. Come è vero che ci rivolgiamo ad un avvocato per esigenze legali, la vera sfida di questo progetto sarà proprio questo. Le persone si rivolgeranno ad un professionista, un Utility Manager, per esigenze di telefonia o energia, quando sapranno pian piano della sua esistenza?