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All'interno di una Verona borghese, aristocratica e nostalgica, si articola una narrazione dai toni impetuosi e drammatici, la quale, pur dipanandosi su due strade diverse, si intreccia e va ad unire tra loro i singoli tasselli degli avvenimenti. Se da un lato i Gatti, un gruppo di giovani malviventi, cinici ed efferati, imperversano tra i vicoli della città seminando terrore e sgomento, dall'altro, le atmosfere morbide ed ovattate del salotto della Contessa Felisatti creano una sorta di protezione dal malessere sociale e mostrano i toni cedevoli, sfumati e sensuali della vicenda. DarkVerona di Claudio Innocenti racchiude in sé due generi narrativi: il noir metropolitano e quello decadente, nel quale il protagonista, Rollánd, una sorta di dandy moderno esperto d'arte, esprime la sua sensualità con impeto. Lascivo e mondano, vive di passioni contrastanti: morbose e torbide con Margareth e adolescenziali con Dolores. Ma in contrapposizione mostra un temperamento volitivo e razionale, mantenendo una sua concezione edonista della vita. La sua innata curiosità e la metodica rivolta alla cura del particolare conducono Rollánd a rivestire il ruolo di investigatore e prezioso collaboratore delle forze dell'ordine. Claudio Innocenti, artista poliedrico e geniale, ci conduce per le vie di Verona mostrandoci il lato oscuro della città, ammantata di incredibile fascino. DarkVerona rappresenta un'analisi profonda dei tempi moderni, della quale vaghezza e solitudine rappresentano il cardine.