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«(...) Quella di Nicoletta Ponticelli è poesia salmastra, che ci si attacca addosso e che fatichiamo a lavare via; procellosa, che scuote con forza gli anfratti più reconditi del nostro spirito, provocando una mareggiata di emozioni che prima d'ora ci erano ignote; misteriosa, che svela ma ci lascia anche vagheggiare e ci chiede di prendere parte alla sua creazione; dirompente, che ci esplode in faccia risvegliandoci da un lungo torpore. È la poesia di una donna che, per aver scritto questi componimenti, deve aver vissuto una vita piena, magari in riva al mare, con i piedi nell'acqua, d'inverno.» (dalla Prefazione di Alessia Boraga)