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«Come un novello Virgilio, Ermanno Andrea Rosa conduce il lettore attraverso elenchi minimi ed essenziali in cui accumula desideri: sono quelle piccole cose che sanno dar senso all'esistere o, meglio, quelle calibrazioni eversive che danno il titolo alla raccolta [...] Tra rimandi alla mitologia e citazioni letterarie colte, passando per aspetti aderenti alla vita reale e fatta di cose che si accumulano, chi scrive si presenta come un sognatore, il camminatore dell'universo onirico. Così, in una costante dicotomia tra realtà e irreale destino, i versi si combinano tra loro in frammenti e lunghe elencazioni di desideri.» (dalla prefazione)