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"La vita è un viaggio! La nostra identità è determinata dal percorso che seguiamo: guarderemo, ascolteremo, toccheremo e le sensazioni provate faranno di noi ciò che siamo. Io sono autistica, asperger! Lo sguardo di chi è di fronte a me cambia, quando lo apprende; vedo imbarazzo, quasi paura. Silenzio, in chi prima vedeva in me un suo simile e ora è smarrito, perché sono diversa, da curare: il pregiudizio è un muro invisibile, ma presente. Adesso ci separano. Avevo un dono! Potevo tessere impalpabili fili tra le parole, che lungo di essi scorrevano aggregandosi e dissociandosi, come gocce di mercurio, materiali, sfuggenti, inafferrabili, ma visibili: immagini, passato e presente, tempo, spazio volontà e conoscenza sembravano non avere confini, tutto era collegato in un'unica, leggera, fragile rete dove tutto era parte di un perenne istante... coerente. Ascolto: non chiedevo riconoscimenti, volevo solo che ascoltassero. Volavo e mi hanno strappato le ali, inchiodata a terra, mutata: bloccata al suolo, condizione fatale! Ora le parole bruciano la mia mente con mille domande, ma una risuona su tutte: perché? Un nido in cui nascondermi è tutto ciò che voglio, ora."