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Largo Due Porte, Arenella: nei luoghi dove regna l'abbandono, l'isolamento dei cuori e delle piccole vite che vi dimorano, lontano dal fervore cittadino della Napoli muraria, è qui che inizia la travagliata storia di Flavio Sangiorgi, detto il Napoletano. Figura controversa, dal passato nebuloso, persona superficiale e pragmatica, indifferente alla vita mondana e con la mente unicamente rivolta alla fruibilità, agli effetti tangibili delle sue azioni. La visita al castello Neuschwanstein, in Baviera, in compagnia del suo benefattore, accende in lui una fiamma: prende corpo un pensiero lanciato verso il futuro, un'idea tanto vaga nel contenuto quanto precisa per robustezza e carica volitiva. Flavio è certo che realizzerà qualcosa di grandioso. Per riuscirci, diventa in poco tempo un astro nascente nel mondo della finanza, ma inizia a fare terra bruciata intorno a sé, non avendo scrupoli a sacrificare persino le persone che più lo hanno amato e aiutato. Riuscirà a risanare la sua Napoli con un grandioso progetto urbanistico, ma commetterà anche una serie di madornali errori e proverà con tutte le forze, perfino usando la violenza e il tradimento, ad allontanare da sé la sua più grande paura: l'ombra del fallimento.