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L'indivisibilità del bene dal male e viceversa; la crudeltà che ha condotto per mano l'uomo fin da quando se ne ha notizia creando un connubio talmente forte da essere indissolubile. Bene e male sono solo due parole che utilizziamo per giustificare gli eccessi di bontà o di crudeltà, propri della natura umana, e nessuna delle due manifestazioni ha a che vedere con esseri superiori fin troppo idealizzati e collocati in un pantheon inaccessibile ai mortali. "Perché è la mia natura!" rispose lo scorpione alla rana... In questa frase, tratta da una fiaba indiana del III secolo a.C., è racchiuso il significato di bene e del male. L'uno non può esistere senza l'altro, ed entrambi sono totalmente indifferenti al destino dell'umanità, che invece si incaponisce a cercarne i motivi e le origini per tentare di giustificare un fato non sempre benevolo. Bene e male sono i coccodrilli: esseri preistorici giunti integri e primordiali fino a noi grazie alle totale indifferenza con la quale amministrano il proprio istinto predatorio, che niente ha a che vedere con la crudeltà, divorando tutto ciò che ritengono funzionale alla sopravvivenza semplicemente perché "è la loro natura".