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Il presente saggio prende in esame la trattazione relativa al concetto di Dio e al suo rapporto causale con le creature nel Commentario sulla "Metafisica" di Aristotele di Tommaso d'Aquino. L'esegesi di Tommaso è ricostruita nei suoi caratteri peculiari, attraverso un confronto filologico ed un'analisi comparata tra il testo aristotelico e il commento dell'Aquinate, con riferimento alle nozioni di "ordine", "partecipazione" ed "analogia". Emerge da tale commento la centralità teoretica della nozione di "partecipazione", intesa come principio di causalità e fondamento del nostro stesso essere ed esistere, per come è giunta a Tommaso d'Aquino attraverso la mediazione araba ed in particolare di Avicenna. Parole-chiave: Tommaso d'Aquino, partecipazione, analogia, productus in esse, nozione intensiva di esse.