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Manuela Sáenz Aizpuru nacque a Quito nel 1797 e morì in esilio in Perù all'età di 59 anni. Sostenne la causa rivoluzionaria raccogliendo informazioni, distribuendo volantini e protestando per i diritti delle donne, già da giovanissima, incarnando la più pura delle passioni politiche. Protagonista di una delle più famose storie d'amore dell'America Latina e, nello stesso tempo, più controverse, fu la compagna del Libertador Simón Bolívar, che le diede il soprannome di "Libertadora del Libertador", giacché gli salvò la vita da attacchi politici in diverse occasioni. Sáenz combatté anche in importanti battaglie, tanto da ricevere il grado di colonnella e, nel 2007, il governo ecuadoriano, durante un'onorificenza postuma, la dichiarò Generale d'Onore della Repubblica. Il saggio desidera recuperare la memoria storica dell'operato civico ed ideologico di una delle donne più influenti delle Americhe. La sua figura è un inno alla partecipazione civile, alla lotta politica, all'emancipazione femminile, ancora oggi minata su più fronti. In appendice: Carteggio intimo: Manuela Sáenz e Simón Bolívar.