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Il professore Roberto Battaglia ne ha per tutti. Niente e nessuno sfugge al suo giudizio cinico e arrogante. Ne sanno qualcosa gli studenti di diritto costituzionale dell'Università di Messina, agnelli sacrificali immolati sull'altare delle sue frustrazioni. A niente valgono i tentativi di domare il bisbetico. La moglie Claudia cerca di coinvolgerlo nel suo strampalato percorso spirituale prima cattolico e poi buddista. Il suo migliore amico, l'istrionico e stravagante barone Vittorio Amedeo Mancuso, lo invita ad abbracciare i segreti del misterioso mondo della massoneria. Tutti i rimedi sembrano inutili per guarire il ripudio del professor Battaglia verso il genere umano finché un giorno non gli viene recapitata una strana lettera arancione che cambierà per sempre la sua vita. Un racconto audace, dove il sarcasmo del protagonista e quello del narratore si alternano in un gioco di invettive che non risparmia nessun aspetto della società contemporanea: dalla religione alla politica, dall'università alla massoneria. In questa cornice trova spazio il tema centrale del romanzo, ovvero l'ego malato del protagonista che dovrà affrontare un affascinante viaggio ricco di ostacoli e avventure per ristabilire l'armonia perduta.