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"Il nero è un colore" è la storia autobiograca di Grisélidis Réal, autrice svizzera che negli anni Sessanta fugge in Germania con due figli e il suo amante nero dopo averlo fatto dimettere da una clinica psichiatrica di Ginevra. La fuga li conduce a Monaco dove la donna comincia la sua battaglia contro la miseria e la precarietà, contro la difficoltà di tenere unita un'improbabile famiglia, cui si aggiungono le botte, l'iniziazione alla prostituzione. "Sono passata dall'altra parte, quella da cui non si torna più indietro" dice la protagonista. Le malattie. E ancora lo spaccio di droga, la prigione...Ma "Il nero è un colore" è soprattutto una storia d'amore: l'amore della protagonista per i neri, i neri delle caserme americane, con la loro sensualità e le loro macchine luccicanti, l'amore per la "razza" zingara - la sua vera famiglia -, l'amore per la musica e la danza, l'amore per la vita. Un'esistenza fiammeggiante resa con grande forza espressiva, una scrittura poetica e allo stesso tempo libera, come libera, forte e anticonformista è la protagonista di questo libro.