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In questa sua raccolta poetica, "In pelle dimoro", a Clara Chiariello riesce qualcosa che raramente riesce a chi scrive poesia, uomo o donna che sia: cioè compiere una sintesi poeticamente felice fra tradizione lirica e originalità. Leggendo i suoi versi, il lettore non si sente smarrito in una foresta di simboli dal significato oscuro (come in molta poesia contemporanea), ma riconosce come familiari echi, immagini, sentimenti, in un discorso ispirato ma comprensibile; in più, e questa è l'originalità di cui si diceva, dà nuova vitalità a quei pensieri, a quelle emozioni.