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Ho iniziato ad appassionarmi di cinema da ragazza quando i mezzi d'informazione visiva erano scarsi e la conoscenza delle città - e della cultura statunitense in particolare - era filtrata dal cinema diventando una prerogativa di conoscenza, quasi esclusiva, dei cinéphiles. Solo alcuni storici della città e gli urbanisti più raffinati erano stati in viaggio negli Stati Uniti e spesso ci avevano vissuto, incontrando e conoscendo i membri della cosiddetta scuola di Chicago, oppure Frank Lloyd Wright a Phoenix o a Tampa, e più tardi Paolo Soleri ad Arcosanti, come fecero ad esempio Bruno Zevi e Mario Manieri Elia. Questo è il quarto volume della serie Al cinema con l'Architetto, e ho pensato di chiedere ad Alessandra Bailetti, che scrive da anni recensioni cinematografiche nel sito culturale "Ticonzero", di preparare una prefazione - che ha fatto con attenzione ed affetto - e ad Andrea Lanini, artista e performer di elaborare una postfazione, dove ha ben evidenziato i nessi tra cinema e pittura.