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Quando Silvio Pellico compose "Le mie prigioni" descrisse la sua terribile e tormentata esperienza di detenzione iniziata nelle carceri di Venezia e terminata nella fortezza asburgica dello Spielberg, dove trascorse anni durissimi, segnati dalla solitudine e da condizioni tutt'altro che dignitose. Fu grazie all'immaginazione e alimentando il suo spirito, componendo poesie, leggendo libri, che lo scrittore tentò di reagire per rimanere aggrappato al mondo.#lemieprigioni è un'antologia di racconti a tema storico che intende rendere omaggio all'opera più famosa dello scrittore ottocentesco, traendo ispirazione dalla sua esperienza, alla quale, forse, ognuno di noi si è sentito un po' più vicino durante questi mesi di quarantena.