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Dal 1729 al 1768 la Corsica è stata attraversa da una serie pressoché continua di sollevazioni contro il dominio genovese. In un contesto insulare lo sforzo bellico dei sollevati è dipeso dai rifornimenti ottenuti attraverso il contrabbando marittimo, grazie da una variegata costellazione di attori internazionali. Nell'ultima fase del conflitto, quella più marcatamente rivoluzionaria - quella in cui la sollevazione contro Genova è diventata generale, ed è stata vittoriosa - la caratterizzazione del contrabbando marittimo è cambiata: la variegata costellazione di attori ha lasciato il posto ad un unico protagonista, la marineria napoletana. Non solo, nel momento in cui la sollevazione è diventata rivoluzione, il conflitto, fino a quel momento combattuto esclusivamente in terra, si è esteso al mare, nella forma dell'azione corsara contro i bastimenti mercantili genovesi. E anche qui, nella nuova dimensione marittima del conflitto, la marineria napoletana è stata protagonista, con non pochi contrabbandieri che si sono messi al servizio della causa rivoluzionaria come corsari.