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"Le mille sensazioni colte quotidianamente dal suo intimo di uomo, figlio, educatore, giornalista, danno voce alla sua anima che ride e piange mentre 'bestemmia la ragione' e 'ama la pazzia'. È la pasoliniana malinconia di un illuminato uomo contemporaneo, proteso alla ricerca del vero, del bello; è l'inquietudine che nasce dal desiderio di educare un uomo autentico e più umano. La sua poesia è la naturale aspirazione ad una bellezza rara e preziosa nella sua perfezione, la chiara testimonianza di voler migliorare la propria esistenza e di lasciarsi alle spalle una disinteressata quotidianità, noiosa e ripetitiva". (Dalla prefazione di Arianna Manzo)