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"Il nulla positivo" raccoglie in un unico volume tutti gli scritti che il grande filosofo Theodor Adorno ha dedicato a Samuel Beckett. Un libro impossibile, vagheggiato e mai portato a termine, che comprende - accanto al celebre e fondamentale "Tentativo di capire il «Finale di partita»", e a passi scelti della "Teoria estetica" - la trascrizione di un'accesissima e sorprendente conversazione televisiva e un'inedita lettura de L'innominabile. Un quartetto di testi che intona finalmente nella sua completezza lo spartito dell'articolata interpretazione adorniana di Beckett. In queste pagine il pensatore francofortese si conferma un critico di raro acume, rivelandosi anche un lettore appassionato in grado di mettere in luce - tanto sul piano estetico quanto su quello politico - il nucleo intorno al quale orbita la prosa beckettiana: un «nulla positivo» che esprime la condizione umana nella sua nuda realtà, senza orpelli né illusioni. Un nulla capace ancora oggi di scardinare ideologie e pensieri unici ribadendo i dirompenti doveri dell'arte.