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Il 2 febbraio 2016 a Parigi, è stata sottoscritta una Carta per proporre agli Stati europei l'abolizione universale della maternità surrogata. Anche in Italia di recente si è aperta la discussione sulla possibile legalizzazione dell'utero in affitto. Eppure la "gestazione per altri" (GPA) è una forma sofisticata di schiavismo moderno, in cui il corpo della donna è visto come merce e il bambino come un oggetto che può essere venduto e comprato. La generazione viene scollata dall'atto sessuale e diviene un lusso per pochi: "fabbricazione" di bambini. Il meccanismo che sta dietro la GPA è infatti capitalista: finalizzato a trarre profitto e rivolto esclusivamente ai ricchi. Si tratta di un nuovo mercato che prevede la creazione di un'umanità artificiale. Le ricerche scientifiche vanno infatti verso scenari distopici già immaginati da Aldous Huxley in Mondo Nuovo, ossia la creazione di spermatozoi e uteri artificiali in modo da "fabbricare" la nuova umanità sottraendo i nascituri alla generazione naturale. Il presente saggio intende analizzare i retroscena economici, etici e morali del fenomeno, analizzare il business delle madri surroganti, gli interessi milionari delle lobby delle industrie biotecnologiche, la strumentalizzazione dei valori della sinistra, l'ambiguità del movimento femminista, lo spettro dell'eugenetica dietro questa pratica, la manipolazione mediatica tesa a convincere la popolazione ad abbracciare questa pratica. Postfazione di Diego Fusaro.