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L'opera propone un ritratto assolutamente innovativo dello stage-Jew e costituisce un basilare tentativo di ribaltare e decostruire uno stereotipo che, nella letteratura inglese, ha radici antiche e ben radicate. Sulle orme di Shakespeare anche Cumberland fa del suo protagonista ebreo un usuraio ma, a differenza di Shylock, Sheva è un usuraio filantropo che con il suo agire scardinerà ogni forma di pregiudizio. «La commedia The Jew di Richard Cumberland, apparsa per la prima volta nel 1794, può essere considerata una nuova rotta, un punto di arrivo assolutamente fondamentale, nella cartografia della figura dell'ebreo nell'immaginario collettivo inglese». (Dalla prefazione di Fiorella Gabizon).