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"Nei primi anni Novanta scrissi i testi che compongono 'Mutazione e cyberpunk', un libro che uscì a Genova, con l'editore Costa & Nolan (una casa editrice che faceva dei libri bellissimi, ed era diretta da una donna energica e molto simpatica). Quel libro è la sintesi delle scoperte letterarie e filosofiche del decennio precedente, ma anche la mia introduzione personale e politica all'epoca nuova che si poteva condensare intorno alla parola 'internet' che aveva cominciato a circolare. Da Deleuze e Guattari avevo imparato che l'attività del filosofo è prima di tutto quella di creare nuovi concetti, e nuove parole capaci di incarnare concetti. Infosfera, psicosfera psicochimica, ciberspazio e cibertempo, Tecnomaya, cosmovisione barocca: ecco le parole che avevo catturato nelle mie letture." (L'autore)