Tab Article
Riflessioni intime ed argomentazioni dottrinali sulla valenza dell'esperienza mediativa, anche in ambito penale, come riscoperta etico-ontologica della bellezza della persona umana e della complessità del suo mondo interno, come speciale occasione di contatto con le luci e le ombre proprie ed altrui da cui far derivare una più piena competenza alla lettura sistemica degli eventi, una più stabile coscienza della possibilità di contribuire attivamente al cambiamento di situazioni critiche, una più salutare padronanza di quella flessibilità che deve caratterizzare il modo in cui ciascuno imposta il rapporto con sé e con l'altro. Chi scrive vuole infine parlare della propria esperienza come formatore alla professione di mediatore, che chiama in causa l'investimento del proprio essere persona-morale e la capacità di interfacciare creativamente il fascino per l'uomo con le difficoltà dettate dai vissuti di digressione e di sofferenza.