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Guglielmo Adilardi propone una robusta sintesi del percorso storico della massoneria in Italia nei tre secoli dalla nascita della Gran Loggia di Londra ai giorni nostri. La prima parte passa in rassegna il policentrismo dei nuclei liberomuratòri del Settecento. Nati precipuamente su impulso inglese, francese o germanico, ne ricevettero impronte diversificate, in subordine ai caratteri delle comunità estere, già profondamente differenziate. In molti casi, osserva l'autore, le logge mutarono drasticamente orientamento con il cambio delle obbedienze dalle quali originariamente avevano avuto "investitura". Sulla scorta di decenni di ricerche e della sua lunga serie di saggi apprezzati anche all'estero, Adilardi propone implicitamente alla riflessione un quesito solitamente eluso: se per la lunga stagione dalla loggia di Firenze (1731) sino all'età franco-napoleonica si possa parlare di massoneria italiana o ci si debba contenere nella formula massoneria in Italia. Anche Napoleone impose in Italia una Libera Muratoria a immagine e somiglianza del suo disegno politico-civile-culturale. Introduzione di Paolo Giuntini, prefazione di Stefano Bisi e preambolo di Aldo A. Mola.