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Le memorie di questo pulcino, nato a Vespignano nel Mugello, raccontano, con semplicità di linguaggio, le circostanze della vita del piccolo pennuto, divenuto galletto, salvato dal pericolo di finire arrosto o in pentola, per l'amore di una fanciulla e di un fanciullo che gli permisero così di invecchiare in tranquillità e portare a compimento i suoi giorni «serenamente, senza scosse, senza lamenti». Le ottocentesche piacevoli "Memorie d'un pulcino" possono oggi offrire l'opportunità, ai lettori grandi e piccoli, di riscoprire alcuni reperti di trascorsi valori civili e di riassaporare la genuina fragranza della campagna toscana e il calore umano dei suoi abitatori, come li poterono respirare e apprezzare i nostri nonni.