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Quando il 12 maggio 1887 la facciata di Santa Maria del Fiore, disegnata dall'architetto Emilio De Fabris, veniva solennemente inaugurata, si concludeva una vicenda secolare iniziata, nel gennaio 1587, con la distruzione dell'incompiuto prospetto trecentesco, e protrattasi attraverso le esecuzioni di modelli in legno nel 1588, 1596, 1634, le esercitazioni progettuali 'neogotiche' del 1822, 1842, 1843, e quelle presentate nei tre risolutivi concorsi del 1862, 1864, 1866, connotate, quest'ultime, da ipotesi di coronamenti monocuspidali, tricuspidali, basilicali. La realizzata facciata non ha goduto di fortuna critica, ma quale vistoso esempio, ormai storicizzato, di architettura dello storicismo, costituisce pur sempre, nonostante le suscitate perplessità, un traguardo non indifferente nel percorso verso il linguaggio della 'modernità' architettonica.