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Multimedialità, ri-programmazione in tempo reale, flessibilità affidata a potenti processori, app intelligenti: questo ci offre la rete e tanto altro ancora a costi apparentemente vantaggiosi. A ciascuno di noi è sufficiente essere connesso - meglio, restarci in un continuum indeterminato. Ed eccoci, connessi e stressati dal miraggio dell'efficienza che non conosce soste, pianifichiamo, organizziamo e ri-organizziamo più volte nella stessa giornata, rifiutiamo la casualità, estranei al sogno e al sognare. Occorre un cambiamento di prospettiva? Nelle pagine di questo breve saggio scorrono, affrontati con una qualche ironia, quotidiani paradossi, le nostre indelebili convinzioni immaginarie, gli ignorati tesori in pronta consegna che, forzati da tempi stretti e multitasking non siamo più in grado di riconoscere, per avviarci a riscoprire che la realtà può essere fantastica se solo riusciamo a recuperare il dubbio e l'amicizia con noi stessi. Come un acchiappanuvole consapevole, come un funambolo sulla fune sospesa in aria a formare un largo sorriso, senza rete, alla ricerca di un rinnovato equilibrio, ri-troveremo la connessione con noi stessi che abbiamo smarrito.