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Mariné è un vento tra le pagine di una vita. Un vento che gira le pagine di questo piccolo libro, così come gira le pagine di un'esistenza, quella di Marinella. Vento che scuote, accarezza, disturba. Alito che spazza via le bugie e rende il cielo così terso e azzurro quasi da fare male. Corrente che brucia gli occhi, li fa lacrimare, e asseconda un dolore ancora difficile da abbandonare ma cullato dal ritmo dei giorni. Vento che accarezza e schiaffeggia, amato e odiato, imprevedibile e incontrollabile. Tempesta irriverente nutrita da rabbia e trepidazione a cui è facile abbandonarsi per non ricordare e non soffrire, che mostra conti in sospeso con la vita e che fa verità. Ma è anche brezza da respirare, da assecondare, accogliere, leggera e consolatoria, a cui affidare paure e desideri. Marinella ci regala il suo vento, mostra ancora con timore il suo canto leggiadro e la sua furia pericolosa. È un vento che spettina i capelli anche se sono solo una zazzera corta, che infonde ancora speranza nel cercare cambiamenti sognati e forse realizzabili. È un vento che spettina anche il suo nome, appunto Mariné, essenza che respira e che ama la vita.