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"Come i più provetti naviganti, pardon, narratori, Vecchio sa farsi leggere, senza dover ricorrere a fantasie ed iperboli ma, anzi, mantenendosi nel vissuto quotidiano e quasi compiacendosi di non assurgere, mai, ad invincibile e superbo eroe protagonista... Dotato di un solido buonsenso e di schiettezza morale, riesce anche nel difficile intento di non annoiare, percorrendo il difficile cammino della ragione nella Fede, adombrando con il suo semplice e accorato procedere quell'idea unica ed efficace che fu di Blaise Pascal... E il suo narrare spazia anche nel mistero e nell'ignoto degli oggetti e dei rumori che riempiono le nostre notti, quelle notti così care alla metafisica di Dino Buzzati, non a caso anch'egli imbarcato su navi da guerra e a stretto contatto con i misteri del mare..."