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Fare due passi nei centri storici del Savuto è sempre piacevole e rilassante, specialmente per chi in uno di questi luoghi, ricchi di storia e di arte, ha trascorso l'infanzia e vissuto i migliori anni della propria esistenza. Respirare la spensieratezza dell'epoca di cui ancora oggi i pori delle mura, seppur ristrutturate e colorate in modo diverso sono impregnati, è sempre un sollievo per lo spirito e la mente. Mentre la mente spazia nei gioiosi e profondi ricordi in essa custoditi, nella vivacità della comunità giovanile vissuta, dall'altro versante i sensi veicolano un assordante silenzio che induce ad una serena angoscia, determinata dal decesso di quella vitalità, di quella sintonia di suoni e voci che affioravano dai gruppi di ragazzi sparsi nella rughe, lungo le vie del paese e nei locali adibiti a povere botteghe artigianali, ricche di sapienza, di umanità e di singolari conoscenze che il tempo tecnologico, l'era digitale ha inghiottito senza ritorno.