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L'inventario dei beni posseduti dalla Badia di Santa Maria del Patire in Rossano venne stilato nell'anno 1794. Nominato Angelo Masci da Santa Sofia nuovo enfitetua di tutti i beni della Badia, si stabilì che venisse fatto un inventario aggiornato dei beni stessi (coi confini, le pertinenze e lo stato attuale in cui si trovavano i terreni assoggettati alla Badia). L'inventario è costituito in due parti riportate integralmente nel rispetto della stesura originaria: la prima riguarda propriamente la relazione fatta dal regio agrimensore, mentre la seconda è invece una sorta di tabella in cui, per ogni fondo vengono riportate le rendite e i pesi I fondi sono relativi ai comuni di San Giorgio Albanese (interamente feudo della Badia), Corigliano Calabro, Rossano, Cirò, Casabona, Rocca di Neto e Amendolara.