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Il titolo di questo lavoro storico e di ricerca, "Nelle stanze del monsignore", stimola la fantasia e la curiosità del lettore che viene immesso, attraverso queste pagine, in uno spaccato sociale di fine Settecento. Cinzia Altomare e Alessandra Pagano, da buone e pazienti ricercatrici, con quel genio diremmo tutto femminile, sono riuscite a dare un'anima alle pagine ingiallite degli inventari notarili di quattro Arcivescovi cosentini; hanno dato corpo a freddi elenchi che per anni sono rimasti sepolti tra montagne di carte. Ben conservati, questi atti notarili offrono una chiave di lettura non solo sulle proprietà del titolare quanto sugli interessi personali, culturali e sociali del personaggio. La proporzione tra beni materiali, artistici o librari, è chiaramente un primo dato che balza agli occhi di chi si diletta nelle letture storiche e archivistiche. Il vero ricercatore, partendo da una traccia documentaria, ricostruisce un luogo, un evento o una intera abitazione. Questo è quello che hanno fatto le due studiose! Grazie a loro le antiche stanze del palazzo arcivescovile cosentino hanno ripreso vita.