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La città di Napoli sta vivendo il dramma dei rifiuti, che ha risonanza nazionale e internazionale. Improvvisamente, il corpo senza vita di un importante politico, che a lungo si è occupato dei sistemi di smaltimento, viene ritrovato in un sito di stoccaggio di ecoballe: si tratta di una morte misteriosa, alle cui cause gli stessi medici legali trovano grande difficoltà a risalire. Ancora una volta, come già avvenuto per il "Teorema della corda" (precedente romanzo di Nicola Oddati) il Questore Antonio De Girolamo e la bella magistrata Silvana Budrio decidono di avvalersi della consulenza dell'importante e conosciutissimo avvocato Agatino Dell'Aquila, e del suo giovane amico di origine siciliana, Pietro Maiorana, professore di matematica presso l'Università Federico II. Il professore Maiorana - reduce da un viaggio in Sicilia dove ha avuto un emozionante incontro con un ascetico frate eremita che gli ha squarciato il velo sui suoi ricordi d'infanzia e sulla sua singolare facoltà di vivere improvvise visioni premonitrici - pone subito la sua razionalità matematica al servizio dell'indagine.