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La storia di Eugenia Falleni è talmente ricca di colpi di scena e di esperienze inverosimili da sembrare inventata, e si presta, infatti, alla trasposizione letteraria. Ma non è di un romanzo che stiamo parlando. Quella scritta da Suzanne Falkiner è una vera e propria ricostruzione storica, basata su numerosi documenti d'archivio, lettere, articoli di giornale, fotografie e resoconti giudiziari. Nata in Italia ma cresciuta fin dalla tenera età in Nuova Zelanda e poi in Australia, Eugenia trascorre quasi tutta la sua vita vestendo i panni di un uomo e svolgendo mestieri esclusivamente maschili, in un'epoca - gli anni a cavallo tra '800 e '900 - in cui essere transgender era davvero pericoloso. Prima come donna e poi come uomo, si sposa più volte, ha una figlia e viene infine condannata per omicidio. Il processo avrà un'enorme risonanza sulla stampa locale, suscitando scandalo e disprezzo quando verrà diffusa la vera identità dell'accusato. Ma, come per molte storie di delitti e immoralità, ancora oggi questa figura rimane in parte avvolta nel mistero, e le domande sulla sua "verità" restano tante. Il certosino lavoro dell'autrice, che affronta ogni fase della vita di Eugenia con rispetto e grande competenza, fa luce su una biografia che rappresenta anche una preziosa testimonianza storica sulla vita sociale dei luoghi descritti.